lunedì 25 febbraio 2013
lunedì 18 febbraio 2013
lunedì 11 febbraio 2013
XXI Giornata del Malato
L’11 febbraio 2013 alle 18,00 è
stata celebrata, presso la Cappella dell’Ospedale Trigona di Noto, una S. Messa
in occasione della XXI Giornata Mondiale del Malato.
Ha presieduto la celebrazione il
Vicario Generale della Diocesi di Noto, Mons. Angelo Giurdanella coadiuvato dal
cappellano ospedaliero Padre Eugenio Boscarino. L’animazione liturgica è stata
affidata alla Corale “P.Altieri” diretta dal M° Luca Galizia. Presenti, assieme
al direttore sanitario, molti volontari dell’AVO e diverse suore che operano
quotidianamente presso la struttura ospedaliera netina.
La “XXI giornata del malato”, ha
coinvolto i malati, gli operatori sanitari, i fedeli cristiani e le persone di
buona volontà, accomunando le diverse realtà in un momento forte di preghiera,
di condivisione e di offerta della sofferenza. Mons. Giurdanella, nella sua
omelia, ha posto in risalto la figura di
Maria, come modello di ogni credente: con discrezione e nel silenzio, con
sollecitudine e coraggio, ci insegna a rimanere accanto al fratello e alla
sorella sofferenti in modo efficace,
anche nelle situazioni più difficili. Il Vicario Generale ha messo in evidenza, inoltre, la necessità della centralità della persona e della relazione con il
paziente.
La celebrazione annuale della
"Giornata Mondiale del Malato" si propone da tempo diversi obiettivi,
tra i quali:
- sensibilizzare le molteplici istituzioni sanitarie cattoliche e la stessa società civile, sulla necessità di assicurare la migliore assistenza agli infermi;
- aiutare chi è ammalato a valorizzare, sul piano umano, la sofferenza;
- coinvolgere le comunità cristiane e le Famiglie religiose nella pastorale sanitaria;
- favorire l'impegno sempre più prezioso del volontariato;
Al termine della celebrazione
mons. Giurdanella ha visitato in processione diversi reparti.
Lunedì 11 Febbraio 2013
Dimissioni del Papa, Chiesa sotto choc
Ecco il testo, tradotto, dell'annuncio: "Carissimi Fratelli, vi ho convocati a questo Concistoro non solo per le tre canonizzazioni, ma anche per comunicarvi una decisione di grande importanza per la vita della Chiesa. Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l'età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino. Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando. Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell'animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato. Per questo, ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile 2005, in modo che, dal 28 febbraio 2013, alle ore 20,00, la sede di Roma, la sede di San Pietro, sarà vacante e dovrà essere convocato, da coloro a cui compete, il Conclave per l'elezione del nuovo Sommo Pontefice".
Dimissioni del Papa, Chiesa sotto choc
Ecco il testo, tradotto, dell'annuncio: "Carissimi Fratelli, vi ho convocati a questo Concistoro non solo per le tre canonizzazioni, ma anche per comunicarvi una decisione di grande importanza per la vita della Chiesa. Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l'età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino. Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando. Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell'animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato. Per questo, ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile 2005, in modo che, dal 28 febbraio 2013, alle ore 20,00, la sede di Roma, la sede di San Pietro, sarà vacante e dovrà essere convocato, da coloro a cui compete, il Conclave per l'elezione del nuovo Sommo Pontefice".
Da "La Sicilia" del 10/2/2013 pag. 40
FAMIGLIE MARIA DI NAZARETH
«Io corro per la famiglia»
le proposte delle associazioni
L’associazione Famiglie Maria di Nazareth ha aderito alla piattaforma valoriale e operativa organizzata
all’interno del forum nazionale delle associazioni familiari, il cui slogan per le prossime elezioni politiche
è «Io corro per la famiglia».
La piattaforma raccoglie richieste e proposte delle diverse associazioni che lavorano nell’ambito dei tessuti famigliari, da presentare al nuovo governo e al nuovo parlamento, che si insedierà dopo la competizione elettorale di fine mese. Le richieste e le proposte avanzate incrociano la vite delle famiglie italiane, amplificate dal
periodo difficile che sta attraversando la società e l’economia nazionale.
Ai diversi candidati, sono stati inviati i documenti del forum nazionale che contengono i sette sì alla famiglia.
L’idea di fondo è quella di fornire indicazioni di riferimento, di fare quasi da bussola per la costruzione di un’Italia
più a misura di famiglia, più umana e solidale, e soprattutto capace di restituire fiducia e speranza.
Nel documento redatto si chiede maggiore centralità della famiglia per lo sviluppo, più sostegno a vita natalità
e famiglie giovani, più lavoro, libertà di educare nella scuola per tutti, e, non ultima un’Europa che
riconosca e promuova la famiglia.
O.G.
venerdì 8 febbraio 2013
DA "LA GAZZETTA DEL SUD" DELL'8/02/2013
NOTO Chiesto un impegno ai candidati
Associazioni delle famiglie
avanzano le loro proposte
NOTO. Ha aderito
all'iniziativa "Io corro per la famiglia", la locale Associazione
Famiglie Maria di Nazareth. Si tratta di una piattaforma
valoriale e operativa del Forum nazionale delle associazioni
familiari, per le elezioni politiche 2013.
Questa
piattaforma raccoglie le richieste e le proposte delle associazioni familiari
al nuovo governo che si insedierà dopo le elezioni
politiche di fine mese,ed al nuovo
Parlamento sui temi che maggiormente
incrociano la vita delle famiglie. Le richieste vengono poste ai
candidati perché su di esse si impegnino con
una scelta che diventa anche discriminante delle scelte degli elettori.
A tutti i candidati verrà inviato un documento redatto dal Forum e quanti si
riconosceranno in tale documento potranno comunicare la propria adesione. (c.p.)
Da "La Sicilia" del 7/2/2013 pag.41
IL MESSAGGIO DI ENRICA E GIUSEPPE GENOVESI (AFI)
«I figli sono pure un’occasione per superare la crisi» «Non è sicuramente non facendo figli che si vince la crisi. Bisogna cambiare cultura, ridefinire le priorità, porre in primo piano la famiglia, gli affetti, eliminare il superfluo. In quest’ottica i bambini sono un dono, e non costi in più da affrontare come erroneamente si crede». Un messaggio di forte impatto quello lanciato da Enrica e Giuseppe Genovesi durante l’incontro sul tema “Generare vince la crisi”, promosso dalle associazioni Famiglie Green, Aido e Amici di Ludovica, in collaborazione con la commissione cittadina di Pastorale Familiare.
I coniugi Genovesi, già coppia presidente nonché membri del direttivo della sezione avolese dell’A. F. I., Associazione Famiglie Italiane, hanno portato la propria esperienza di genitori e nonni. «Quando avevo 39 anni e due figli - ha raccontato la signora Enrica - ne è arrivato un terzo, inaspettato. E’ stato accettato con gioia, apertura alla vita e con tanta fede. I bimbi non sono un costo, ma una risorsa, bisogna cambiare cultura e ristabilire le priorità». Rosaria e Salvatore Baio, presidenti delle Famiglie Green, hanno rimarcato il significato della nascita come dono, facendo riferimento alla cultura cristiana. «Si può costruire una famiglia anche senza navigare nell’oro», ha aggiunto Adelina Vicari, presidente degli Amici di Ludovica. Per Franco Gugliotta dell’Aido «la crisi è un’opportunità, produce un cambiamento a livello culturale ed emozionale, ci fa modificare i ritmi e le consuetudini che hanno portato a una società disastrata, ci induce a riscoprire i veri valori».
CE. GA
«I figli sono pure un’occasione per superare la crisi» «Non è sicuramente non facendo figli che si vince la crisi. Bisogna cambiare cultura, ridefinire le priorità, porre in primo piano la famiglia, gli affetti, eliminare il superfluo. In quest’ottica i bambini sono un dono, e non costi in più da affrontare come erroneamente si crede». Un messaggio di forte impatto quello lanciato da Enrica e Giuseppe Genovesi durante l’incontro sul tema “Generare vince la crisi”, promosso dalle associazioni Famiglie Green, Aido e Amici di Ludovica, in collaborazione con la commissione cittadina di Pastorale Familiare.
I coniugi Genovesi, già coppia presidente nonché membri del direttivo della sezione avolese dell’A. F. I., Associazione Famiglie Italiane, hanno portato la propria esperienza di genitori e nonni. «Quando avevo 39 anni e due figli - ha raccontato la signora Enrica - ne è arrivato un terzo, inaspettato. E’ stato accettato con gioia, apertura alla vita e con tanta fede. I bimbi non sono un costo, ma una risorsa, bisogna cambiare cultura e ristabilire le priorità». Rosaria e Salvatore Baio, presidenti delle Famiglie Green, hanno rimarcato il significato della nascita come dono, facendo riferimento alla cultura cristiana. «Si può costruire una famiglia anche senza navigare nell’oro», ha aggiunto Adelina Vicari, presidente degli Amici di Ludovica. Per Franco Gugliotta dell’Aido «la crisi è un’opportunità, produce un cambiamento a livello culturale ed emozionale, ci fa modificare i ritmi e le consuetudini che hanno portato a una società disastrata, ci induce a riscoprire i veri valori».
CE. GA
Da "La Sicilia" del 7/2/2012 pag.24
LA FAMIGLIA E L’AGENDA SOCIALE
ANDREA GAGLIARDUCCI
ANDREA GAGLIARDUCCI
La famiglia tradizionale? E’ ancora al centro dei desideri dei giovani. In Italia, l’80 per cento dei giovani preferiscono il matrimonio (civile o religioso che sia). E del 20 per cento di quelli che preferiscono la convivenza, solo il 3 per cento la considerano una scelta definitiva.
Per il restante 17 per cento dei giovani, la convivenza è solo un passaggio verso il matrimonio.
I dati sono stati forniti da monsignor Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, alla presentazione degli atti dell’Incontro Mondiale delle Famiglie (che si è tenuto a Milano dal 30 maggio al 3 giugno del 2012).
La famiglia si avvia ad essere un tema cruciale dei prossimi anni. E spesso il problema è come spostato. Si pensa soprattutto ai matrimoni per tutti, e poco al valore sociale della famiglia, e quanto questa incide sulla società.
«Mariage pour tous» è il nome della legge francese del governo Hollande, che apre ai matrimoni omosessuali, contestatissima in Francia e dai francesi nel mondo anche da una parte della comunità omosessuale (una parentesi: in Francia l’87 per cento dei giovani vuole una famiglia tradizionale).
E Paglia sottolinea che sì, ci possono essere soluzioni di diritto privato per riconoscere i diritti delle coppie di fatto, anche gay, ma che questo non può essere parificato ad un matrimonio, che implica la genitorialità. «Diciamo no a un egualitarismo che per essere tale abolisce tutte le differenze»,
afferma il vescovo.
Più dei principi, possono i dati. In Italia, Pierpaolo Donati, dell’Università di Bologna, ha dedicato gran parte della sua vita
accademica ad indagare l’impatto della famiglia nella società.
All’Incontro Mondiale per le Famiglie ha presentato la sua ricerca “La famiglia risorsa per la società”, condotta nel 2011 su un campione rappresentativo di tutte le situazioni di coppia (single o genitori soli; conviventi; famiglie con un figlio o con più figli), attraverso 3500 interviste qualitative.
Donati si è chiesto: in che modo l’ambiente familiare può migliorare la vita degli individui?
La risposta – certificata da tabelle statistiche – è che l’atmosfera migliora quando si passa dai single o genitori soli alle famiglie tradizionali formate da più figli. Migliora la qualità della vita, e si amplia anche l’aiuto che viene dato nella società.
Questa la fotografia: i single o i genitori soli (il 18,8 per cento del campione) hanno scarsa fiducia nel prossimo, vivono in un triste clima familiare, danno poca importanza all’aiuto gratuito e aiutano poche persone al di fuori della famiglia.
Sensibilmente diversa la situazione delle coppie senza figli (il 21,9 per cento), le quali vivono in un clima familiare è meno pessimista, in cui si dà più importanza all’aiuto gratuito. L’approccio è più generoso verso il prossimo, e infatti aumentano le persone aiutate al di fuori del circuito familiare.
Le coppie sposate con un solo figlio (il 28, 4 per cento) sono di certo più fiduciose nei confronti della famiglia e vivono in un clima piuttosto ottimistico e sereno.
L’aiuto gratuito ha ancora poca importanza, e non si aiuta molto al di fuori della famiglia.
Ci si chiude in qualche modo nell’isola felice del nucleo familiare.
Ma non è così per le coppie sposate con due o più figli (il 30,9 per cento). Queste hanno grande fiducia nella famiglia, vivono in un clima generalmente molto ottimistico e sereno, considerano importante l’aiuto gratuito e aiutano moltissimo al di fuori del circuito famigliare.
È da questo aiuto gratuito che nasce la rete di solidarietà, ed eventualmente si può strutturare una rete sussidiaria.
Se lo Stato punterà sulla famiglia, la famiglia aiuterà lo Stato.
Per il restante 17 per cento dei giovani, la convivenza è solo un passaggio verso il matrimonio.
I dati sono stati forniti da monsignor Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, alla presentazione degli atti dell’Incontro Mondiale delle Famiglie (che si è tenuto a Milano dal 30 maggio al 3 giugno del 2012).
La famiglia si avvia ad essere un tema cruciale dei prossimi anni. E spesso il problema è come spostato. Si pensa soprattutto ai matrimoni per tutti, e poco al valore sociale della famiglia, e quanto questa incide sulla società.
«Mariage pour tous» è il nome della legge francese del governo Hollande, che apre ai matrimoni omosessuali, contestatissima in Francia e dai francesi nel mondo anche da una parte della comunità omosessuale (una parentesi: in Francia l’87 per cento dei giovani vuole una famiglia tradizionale).
E Paglia sottolinea che sì, ci possono essere soluzioni di diritto privato per riconoscere i diritti delle coppie di fatto, anche gay, ma che questo non può essere parificato ad un matrimonio, che implica la genitorialità. «Diciamo no a un egualitarismo che per essere tale abolisce tutte le differenze»,
afferma il vescovo.
Più dei principi, possono i dati. In Italia, Pierpaolo Donati, dell’Università di Bologna, ha dedicato gran parte della sua vita
accademica ad indagare l’impatto della famiglia nella società.
All’Incontro Mondiale per le Famiglie ha presentato la sua ricerca “La famiglia risorsa per la società”, condotta nel 2011 su un campione rappresentativo di tutte le situazioni di coppia (single o genitori soli; conviventi; famiglie con un figlio o con più figli), attraverso 3500 interviste qualitative.
Donati si è chiesto: in che modo l’ambiente familiare può migliorare la vita degli individui?
La risposta – certificata da tabelle statistiche – è che l’atmosfera migliora quando si passa dai single o genitori soli alle famiglie tradizionali formate da più figli. Migliora la qualità della vita, e si amplia anche l’aiuto che viene dato nella società.
Questa la fotografia: i single o i genitori soli (il 18,8 per cento del campione) hanno scarsa fiducia nel prossimo, vivono in un triste clima familiare, danno poca importanza all’aiuto gratuito e aiutano poche persone al di fuori della famiglia.
Sensibilmente diversa la situazione delle coppie senza figli (il 21,9 per cento), le quali vivono in un clima familiare è meno pessimista, in cui si dà più importanza all’aiuto gratuito. L’approccio è più generoso verso il prossimo, e infatti aumentano le persone aiutate al di fuori del circuito familiare.
Le coppie sposate con un solo figlio (il 28, 4 per cento) sono di certo più fiduciose nei confronti della famiglia e vivono in un clima piuttosto ottimistico e sereno.
L’aiuto gratuito ha ancora poca importanza, e non si aiuta molto al di fuori della famiglia.
Ci si chiude in qualche modo nell’isola felice del nucleo familiare.
Ma non è così per le coppie sposate con due o più figli (il 30,9 per cento). Queste hanno grande fiducia nella famiglia, vivono in un clima generalmente molto ottimistico e sereno, considerano importante l’aiuto gratuito e aiutano moltissimo al di fuori del circuito famigliare.
È da questo aiuto gratuito che nasce la rete di solidarietà, ed eventualmente si può strutturare una rete sussidiaria.
Se lo Stato punterà sulla famiglia, la famiglia aiuterà lo Stato.
martedì 5 febbraio 2013
Invito Via Crucis
A:
S.E. Mons. Antonio
Staglianò
Consiglio Pastorale
Cittadino
Oggetto: Via Crucis Cittadina
L’Associazione Famiglie Maria di
Nazareth Onlus, con sede in Noto, Chiesa S.Carlo al Corso, intende promuovere
una Via Crucis Cittadina per il
giorno 15 marzo 2013, venerdì con
inizio dalle ore 19,30 e conclusione alle ore 20,30.
La Via Crucis proporrà spunti e riflessioni sul Vangelo di
Nostro Signore Gesù Cristo, alla luce di esperienze personali di famiglie
appartenenti alle locali Parrocchie.
L’intera animazione, letture,
canti e riflessioni, sarà curata dall’Associazione Famiglie Maria di Nazareth
Onlus.
Si prevede di utilizzare la
Scalinata della Cattedrale di S.Nicolò o in alternativa il Sagrato del SS
Salvatore, secondo le Vs indicazioni.
Il Presidente dell’Associazione e il Consiglio
Direttivo colgono l’occasione per
proporre a S.E. Mons. Antonio Staglianò e al Consiglio Pastorale
Cittadino un incontro di presentazione nel quale l’Associazione Famiglie
esporrà i contenuti e i programmi sui quali lavorerà per l’anno 2013.
1 febbraio: giornata della vita
“Generare
la vita vince la crisi” è stato il tema della 35ª Giornata della Vita.
Le attuali condizioni di precarietà
influenzano gravemente la visione della vita ed i rapporti interpersonali,
provocando inquietudine e portando a rimandare la scelta di “fare famiglia” e a
rinviare la trasmissione della vita all’interno della coppia. La crisi del
lavoro accresce anche la crisi della natalità.
A fronte di questa difficile situazione, non
si possono chiedere ulteriori sacrifici alle famiglie che, al contrario,
necessitano di politiche di sostegno, nella direzione di un alleggerimento
fiscale, rinunciando a mettere al mondo figli.
C’è la necessità di riconfermare il valore
fondamentale della vita, riscoprendo il dono della gratuità, come stimolo a
“essere prossimo” di chi ci sta accanto. L’Associazione Famiglie Maria di
Nazareth, intende stimolare le famiglie di Noto affinché si adotti lo
slogan “La famiglia assuma la responsabilità di aiutare un’altra famiglia”,
proposto da papa Benedetto XVI. La logica della solidarietà tra famiglie, è
certamente un forte antidoto alla crisi del momento attuale: generare la vita è
la via da seguire per un futuro sostenibile di un’Italia che desidera
fortemente rinnovarsi, credendo ancora che la vita vince anche la crisi!
E’ con questi sentimenti, di preoccupazione ma anche di speranza per l’avvenire delle nuove generazioni, che l’Associazione Famiglie Maria di Nazareth, ha vissuto l’annuale celebrazione della Giornata della Vita svoltasi in diocesi: un importante momento di festa e di riflessione sulle attuali dinamiche sociali e politiche che stanno coinvolgendo la famiglia.
E’ con questi sentimenti, di preoccupazione ma anche di speranza per l’avvenire delle nuove generazioni, che l’Associazione Famiglie Maria di Nazareth, ha vissuto l’annuale celebrazione della Giornata della Vita svoltasi in diocesi: un importante momento di festa e di riflessione sulle attuali dinamiche sociali e politiche che stanno coinvolgendo la famiglia.
Io corro per la famiglia
“Io corro per la famiglia”. E’ lo slogan della “Piattaforma
valoriale e operativa” del
Forum nazionale delle associazioni familiari, per le elezioni politiche 2013,
cui aderisce la locale Associazione Famiglie Maria di Nazareth, di Noto.
Questa Piattaforma raccoglie le richieste/proposte delle
associazioni familiari al nuovo governo che si insedierà dopo le elezioni
politiche di fine mese, ed al nuovo Parlamento sui temi che maggiormente
incrociano la vita delle famiglie.
Le richieste vengono poste ai candidati perché su di esse si
impegnino con una scelta che diventa anche discriminante delle scelte degli
elettori. Tutti i candidati delle prossime elezioni politiche riceveranno
questo documento: quanti si riconosceranno nel documento del Forum potranno comunicare
la propria adesione con una mail indirizzata a adesioni@forumfamiglie.org.
L’elenco formato da queste adesioni sarà disponibile nel sito del Forum
(www.forumfamiglie.org) e nell’immediatezza delle elezioni sarà oggetto di
comunicazione a mezzo stampa.
I sette “si” alla famiglia presentati in questa piattaforma
costituiscono la bussola per la
costruzione di un’Italia più “a misura di famiglia” quindi più umana e
solidale, capace di restituire fiducia e speranza al nostro Paese. Nel
documento si chiedono, tra l’altro: maggiore centralità della famiglia per lo
sviluppo, più sostegno a vita natalità e famiglie giovani, più lavoro, libertà
di educare nella scuola per tutti, e, non ultima un’Europa che riconosca e
promuova la famiglia.
Comunicato nuovo Presidente
Cambio di guardia al vertice dell’Associazione Famiglie
“Maria di Nazareth” di Noto.
Nell’assemblea di lunedì 28 gennaio 2013, il
Consiglio Direttivo ha nominato la prof.ssa Corrada Ricciardi in qualità
di presidente della decennale associazione retina. La prof.ssa Ricciardi prende
il posto di Mirko Morana, che ha guidato negli ultimi due anni
l’Associazione Famiglie. Al presidente uscente va il plauso per il prezioso
lavoro svolto: ad iniziare dall’adesione all’AFI nazionale e al Forum delle
Famiglie, cui è seguita la stesura, assieme alle altre associazioni familiari
impegnate sul territorio di Noto, dello
statuto della nascente Consulta della Famiglia e all’impegno sul territorio che
si è concretizzato con il dialogo e le proposte alle istituzioni locali.
Il 2013 sarà, nei programmi della
neo-presidente, un anno di grossi impegni per l’Associazione Famiglie.
Visibilità, impegno sul territorio e un ricco calendario di eventi,
caratterizzeranno la vita dell’Associazione Famiglie. Nell’incontro del 28 si è
ribadita la necessità di una fattiva apertura verso le altre Associazioni
locali, per la realizzazione delle iniziative che verranno intraprese.
Due gli ambiti in cui l’Associazione si
muoverà: sociale e formativo.
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